Editoriale del prossimo giornalino parrocchiale di Febbraio
In questo anno dedicato a San Giuseppe, desiderato fortemente da Papa Francesco, non poteva mancare, nella nostra comunità, una immagine concreta di questo grande Santo, patrono della Chiesa Cattolica.
Cosi, domenica 24 gennaio, abbiamo ufficialmente accolto nella nostra chiesa una magnifica statua di San Giuseppe, benedetta dal nostro diacono don Mattia.
La presenza visibile di San Giuseppe in mezzo a noi, oltre a volerci ricordare dell’anno a Lui dedicato, esprime anche il nostro desiderio di metterci sotto la sua protezione e la sua potente intercessione.
Inoltre è un richiamo a pregare per le nostre famiglie, tante di esse provate dalla pandemia, ancora in atto; per i nostri papà perché siano autentici custodi delle loro famiglie; per il lavoro e soprattutto per chi ha perso il lavoro o per chi svolge lavori precari.
Nel guardare e nel contemplare l’immagine di San Giuseppe saremo soprattutto richiamati a imitare le sue virtù, in primo luogo quella dell’obbedienza a Dio e al suo progetto.
Il Vangelo di Matteo indica San Giuseppe come uomo “giusto”: nella Bibbia, il termine “giustizia” sta ad indicare la volontà di Dio; giusto è colui che vuole compiere la volontà di Dio, cosi come ha fatto San Giuseppe, obbedendo completamente a Dio, dicendo il suo “sì” con Maria, sua sposa, al progetto di Dio di far entrare nel mondo il suo Figlio Gesù, affidando alle cure premurose e tenere di un padre e di una madre.
Affidiamo anche noi la nostra parrocchia alla preziosa cura e alla premura paterna di San Giuseppe e preghiamolo perché custodisca le nostre famiglie, i genitori, i bambini, i giovani, gli anziani e gli ammalati.
don Giovanni Agrusta